lunedì 23 marzo 2015

La fata. Cronaca di un insuccesso

Mi piace pensare di poter mostrare un percorso mostrando il mio lavoro in questo blog. Un percorso a cui tengo e che tuttora sto seguendo. Non si tratterebbe di un percorso se non ci fossero delle tappe che ci danno la dimensione della strada fatta.

Ma ugualmente importanti, anche se meno piacevoli, sono i momenti in cui ci rendiamo conto della strada ancora da percorrere. Dopo la prima nota amara sono esaltanti anche quelli.

E quindi veniamo ad un progetto di cui ho poche foto. Era un pezzo molto abizioso: una fata.
Ispirandomi al famoso libro "Fate" di Alan Lee e Brian Froud ho pensato ad una fata aggraziata, di dimensioni realistiche (naturalmente se lo fossero reali).

Si trattava di un lavoro così complicato e prezioso che ho scelto di non fare foto durante le fasi di lavorazione. Una delle principali difficoltà era rappresentata dalla necessità di rendere la pelle della fata liscia, cosa che con la solita tecnica non mi riesce. In più il viso: volevo che avesse lineamenti delicati e non grotteschi come al solito. Anche qui la mia tecnica non era abbastanza buona.

Così ho usato la pasta di sale per modellare il viso e ho ricoperto il corpo di stucco per pareti.

Durante la pittura lo stucco si è staccato in più punti, inoltre quest'ulteriore strato ha inspessito tutto il pezzo dando alla fata un aspetto tozzo e butterato. In ogni caso ho continuato e realizzato il mio pupazzo. 


Le ali sono di stoffa e colla vinilica. Le avrei desiderate più diafane

Il viso non è venuto come speravo...

... e nemmeno il resto. In particolare le mani non mi piacciono


Alla fine, per la fretta di concludere le ho fatto un vestitino con scampoli di pizzi blu e le ho messo dei capelli poco adatti
Il risultato finale potrebbe essere accettabile in linea di massima, dopotutto sembra una fata ed è completa, ma rispetto a quello che speravo di fare è un vero disastro!

Ma questo è il bello. Contemporaneamente ho capito dove ho sbagliato e la prossima volta farò sicuramente meglio. L'importante è non lasciarsi scoraggiare.

Prima o poi avrò la mia rivalsa sulle fate!

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