martedì 7 aprile 2015

Puck secondo Alan Lee

Sempre sfogliando il libro "Fate" di Alan Lee e Brian Froud (come per la fata) ho provato il forte desiderio di realizzare un pupazzo di Puck, un folletto del folclore inglese che è anche un personaggio di "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare (com'è scritto nel libro, è noto per questo).

L'illustrazione di Lee è eccezionale:



Semplicemente splendida! Mostra la natura silvana del folletto in questione e lo mostra come spiritoso e forse un po' maligno. La complessità del personaggio mi ha sempre conquistato e così, quando mi sono sentito sufficientemente ardito, ho provato a realizzare il mio pupazzo di questo preciso Puck.

Lo volevo abbastanza grande. Qui mi si presentava il problema di realizzare le gambe pelose, una cosa con cui non mi ero ancora mai confrontato. Inoltre volevo dare l'espressività dell'illustrazione anche al mio pupazzo ed ero convinto di non riuscirci bene con la tecnica della cartapesta e della cartapesta di stracci.
Così ho provato a fare un massiccio utilizzo della pasta di sale (pessima idea!)

Ma veniamo alla realizzazione.

Le varie parti. Abbiamo braccia, gambe, tronco, testa, zoccoli... potete contarle se volete

Tutto rivestito di cartapesta (tranne le mani)

Un dettaglio delle mani. Si tratta solamente di carta e nastro

Durante questo progetto ho provato a lavorare con dei guanti in lattice usa e getta.
Sono comodi perché se squilla il telefono puoi levarli e rispondere... ma non più di questo.

Qui il corpo è perlopiù assemblato e rivestito di cartapesta di stracci.
Ho tagliato delle strisce di stoffa in modo da ottenere dei triangoli sottili.
Sovrapponendoli ho pensato di ottenere l'effetto "peloso".

Che disordine! Era notte ed ero a casa da solo...
In alto c'è il bazooka di mio figlio Leonardo. Sotto la spada rosa di Sara...
Ho aggiunto dei denti anche se nell'originale non si vedono perché pensavo contribuissero a dare vita al pupazzo

I pezzi asciugano e io ho aggiunto della carta alla testa per ingrandirla e aggiungere le parti del viso

Una volta ottenuta una buona superficie ho attaccato un buono strato di pasta di sale e l'ho modellata per fare il viso.
Per gli occhi ho usato dei bottoni lisci neri. Lì per lì sono stato molto contento.

Poi però mi sono reso conto che tutta quella pasta di sale impiegava molto tempo per asciugare ed era pesantissima.

Il corpo completamente assemblato che asciuga al sole dell'estate,
grande alleato di chi ha una fretta frenetica di proseguire!

La testa montata era troppo grande, ma potevo sopportarlo

Il mio  amico prova la parrucca e il seggio.
Per fissarlo al tronco ho fatto un foro col trapano sia nel legno che nel pupazzo e poi vi ho infilato
una bacchetta del ristorante cinese. Forse non è molto elegante confessarlo?

La pittura nella cantina dei pupazzi.

E qui il pupazzo è finito, con tanto di foglie nei capelli.

MA... dopo diversi mesi la testa si è inclinata!
Ho rinforzato il collo sottile con tre strati di cartapesta di stracci e lui non si è piegato, ma il peso della pasta di sale ha spinto in basso finché la bocca non si è chiusa, i denti si sono toccati e la faccia si è crepata. Anche i denti alla fine non mi piacciono e la testa troppo grande... non riesco a sopportarla!

Ora la testa è molto inclinata in avanti


I denti si toccano e la pasta di sale si è crepata...

... e anche alcune parti si sono scrostate levando il colore.
Ho deciso di decapitarlo e rifargli la testa con la tecnica della cartapesta di stracci. Glielo devo.

Ma è molto più difficile riprendere in mano un vecchio progetto che cominciarne uno nuovo, quindi Puck continua ad attendere la sua seconda occasione.

Spero di poter presto postare la sua nuova testa, ma per ora grazie per essere passati e aver letto fino qui.
Alla prossima!

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