martedì 24 marzo 2015

Il terzo drago: una svolta tecnica importante

Molto spesso uso i miei lavori anche come banco di prova per qualche novità. In questo caso invece ho avuto la fortuna che un piccolo lavoro mi aiutasse a scoprire una cosa che mi girava per la testa da un po' di tempo: cosa succede alla stoffa se sostituisco la colla di acqua e farina alla colla vinilica?

Per un lavoro ho avuto necessità di preparare una tuba bizzarra (che lavoro eh?). Ho usato la carta stagnola per prendere il calco della mia calotta cranica e, dopo averla rinforzata col nastro per mascherature, ci ho costruito sopra il resto del cappello. Era la prima volta che usavo la colla di acqua e farina ed ero scettico, ma il risultato è stato eccezionale! Molto simile a quello con la vinilica e per certi versi anche migliore.

La tuba della rivelazione! è fatta con la stessa stoffa a fiori del folletto
Il risultato è una maggiore rigidità, ma in lavorazione è meno adesiva e bisogna tenerne conto.

Ad ogni modo dicevo che questa cosa mi ha aperto nuovi orizzonti. Visto che di colla se ne usa sempre davvero tanta, averla sempre pronta di mano e in grandi quantità è una notevole comodità (senza parlare del risparmio economico).

Con la mia nuova tecnica brevettata mi sono lanciato in un nuovo drago. Ed ecco un bel mucchio di foto.


Palle di giornale e nastro carta! L'inizio di tutto

Col fil di ferro ho fatto gli artigli e li ho rivestiti



Queste sono le varie parti ricoperte di cartapesta

L'assemblaggio del corpo

Zanne e artigli in forno. Anche stavolta pasta di sale

le fauci rivestite di stoffa e dipinte. Questi lunghi coni faranno parte delle ali

Un altro esperimento andato a buon fine: rinforzare la struttura delle ali con cartapesta e stoffa e lasciarle asciugare
prima di montarle sul corpo e aggiungere le membrane. Così ho eliminato anche il fil di ferro

La struttura delle ali è a posto e così anche i dettagli della testa



Prima di aggiungere la stoffa che sarà la membrana delle ali ho fissato le estremità perché non calino sotto il peso.
Una volta asciugato tutto sarà rigido e inamovibile

Ed ecco le ali!

(Sono salito in piedi sulla sedia per fare questa!)

Volevo una coda in movimento così ho allungato e fissato anche l'estremità di questa durante l'asciugatura

Le spine sul dorso della schiena



Qui anche tutta la testa è stata rivestita di stoffa



Ho messo dei bastoni per tenere sollevate le ali mentre aggiungevo stoffa sotto. L'acqua della colla può ammorbidire le parti
già asciutte e il peso far scendere di molto tutto quanto (è successo col primo drago)

Le scaglie di questo drago sono quadratini di stoffa piegati a triangolo e piegati ancora in modo da lasciare una lama centrale

Rivestire tutto è stato un lavoro davvero lungo

Qui si vede bene la vela dorsale e le scaglie che asciugano

Pronto per la pittura

Comincio dal corpo con un grigio scuro e dell'azzurro. Le corna nere



Questa foto prima del black washing...


... e questa dopo

Finito!

Ho cercato di tenere conto del tempo impiegato per questo drago. Le scaglie aumentano molto il lavoro e i totale mi ci è voluto tra le 35 e le 40 ore.

Il prossimo drago vorrei farlo su due zampe, in una posizione aggressiva, ma per ora questo è il mio preferito dei tre.

Alla prossima!


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