Molto spesso uso i miei lavori anche come banco di prova per qualche novità. In questo caso invece ho avuto la fortuna che un piccolo lavoro mi aiutasse a scoprire una cosa che mi girava per la testa da un po' di tempo: cosa succede alla stoffa se sostituisco la colla di acqua e farina alla colla vinilica?
Per un lavoro ho avuto necessità di preparare una tuba bizzarra (che lavoro eh?). Ho usato la carta stagnola per prendere il calco della mia calotta cranica e, dopo averla rinforzata col nastro per mascherature, ci ho costruito sopra il resto del cappello. Era la prima volta che usavo la colla di acqua e farina ed ero scettico, ma il risultato è stato eccezionale! Molto simile a quello con la vinilica e per certi versi anche migliore.
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La tuba della rivelazione! è fatta con la stessa stoffa a fiori del folletto |
Il risultato è una maggiore rigidità, ma in lavorazione è meno adesiva e bisogna tenerne conto.
Ad ogni modo dicevo che questa cosa mi ha aperto nuovi orizzonti. Visto che di colla se ne usa sempre davvero tanta, averla sempre pronta di mano e in grandi quantità è una notevole comodità (senza parlare del risparmio economico).
Con la mia nuova tecnica brevettata mi sono lanciato in un nuovo drago. Ed ecco un bel mucchio di foto.
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Palle di giornale e nastro carta! L'inizio di tutto |
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Col fil di ferro ho fatto gli artigli e li ho rivestiti |
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Queste sono le varie parti ricoperte di cartapesta |
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L'assemblaggio del corpo |
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Zanne e artigli in forno. Anche stavolta pasta di sale |
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le fauci rivestite di stoffa e dipinte. Questi lunghi coni faranno parte delle ali |
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La struttura delle ali è a posto e così anche i dettagli della testa |
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Prima di aggiungere la stoffa che sarà la membrana delle ali ho fissato le estremità perché non calino sotto il peso. Una volta asciugato tutto sarà rigido e inamovibile |
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Ed ecco le ali! |
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(Sono salito in piedi sulla sedia per fare questa!) |
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Volevo una coda in movimento così ho allungato e fissato anche l'estremità di questa durante l'asciugatura |
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Le spine sul dorso della schiena |
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Qui anche tutta la testa è stata rivestita di stoffa |
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Ho messo dei bastoni per tenere sollevate le ali mentre aggiungevo stoffa sotto. L'acqua della colla può ammorbidire le parti già asciutte e il peso far scendere di molto tutto quanto (è successo col primo drago) |
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Le scaglie di questo drago sono quadratini di stoffa piegati a triangolo e piegati ancora in modo da lasciare una lama centrale |
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Rivestire tutto è stato un lavoro davvero lungo |
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Qui si vede bene la vela dorsale e le scaglie che asciugano |
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Pronto per la pittura |
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Comincio dal corpo con un grigio scuro e dell'azzurro. Le corna nere |
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Questa foto prima del black washing... |
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... e questa dopo |
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Finito! |
Ho cercato di tenere conto del tempo impiegato per questo drago. Le scaglie aumentano molto il lavoro e i totale mi ci è voluto tra le 35 e le 40 ore.
Il prossimo drago vorrei farlo su due zampe, in una posizione aggressiva, ma per ora questo è il mio preferito dei tre.
Alla prossima!
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