I draghi sono sempre progetti interessanti ed estenuanti. I dettagli sono molti e le aspettative sempre alte. Inoltre ho la convinzione che siano i soggetti che interessano di più, ma forse mi sbaglio, errore sicuramente dovuto alla gente che frequento.
Ho deciso di riprovarci con un drago e sistemare gli errori del primo. Ho desiderato farlo in piedi e ho cominciato a fare le parti.
Vi lascio alle foto dei vari passaggi.
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| il corpo già assemblato. Questa volta su 3 punti d'appoggio |
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| sul tavolo le fauci. Anche gli artigli sono già fissati con la colla a caldo |
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| qui si vede un po' della "cantina" da cui prende il nome il blog |
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| queste spine dorsali servono a fare la vela sulla schiena. Si tratta di fil di ferro rivestito di nastro |
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| cartapesta di stracci applicata! Anche le ali sono pronte. |
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| comincio ad applicare le scaglie dal muso (sbagliando!) |
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| le scaglie sono dei quadratini di stoffa piegati a triangolo |
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| si tratta di un lavoro lungo ma ne vale la pena |
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| dopo la colorazione superficiale. Ho scelto verde e blu |
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| dopo il "black washing" che aggiunge un'ombreggiatura |
Alla fine questo drago mi piace perché si è trattato di una sorta di riscatto, ma ancora alcune cose non sono perfette. La testa è troppo grossa e le zampe non vanno molto bene, ma nel complesso è un amico che mi ha reso felice.
Lo confronterete col terzo drago prossimamente!
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