giovedì 26 marzo 2015

Altri utilizzi della cartapesta

Oggi farò un post dedicato a piccoli lavori in cui ho utilizzato la cartapesta.

Mi è capitata più di un'occasione per realizzare una pignatta. Una di quelle costruzioni cave piene di caramelle da far rompere ai bambini con dei bastoni, bendati. I bambini, non i bastoni.

Basta ricoprire con  6 o 7 strati di cartapesta (fogli di giornale e colla di acqua e farina) uno scheletro che poi sarà da rimuovere. L'ideale è un palloncino che, seccata la cartapesta, si può far scoppiare e levare dal foro che sarà da lasciare per inserire le caramelle (o qualunque cosa vogliate far piovere sulla testa dei bambini).

La parte più delicata è fare in modo che rimanga appesa. Io ho usato diversi sistemi:
- irrobustire la parte a cui agganciavo degli anelli di fil di ferro con 2 strati di cartapesta di stracci (indistruttibile);
- far passare uno spago attorno alla pignatta dopo 3 strati e ricoprirlo con altri 4;
- inspessire il bordo del foro e fare molti forellini a cui appendere diversi spaghi in modo che la trazione delle corde sia distribuita in più punti.

Naturalmente è necessario avere uno spago che resista al peso e alle botte.

Una pignatta per una festa del Centro giovanile Pierino Valer

Una a forma di nave pirata per il compleanno del mio maschiaccio più grande

Un mostro di pignatta per la festa di carnevale del centro giovanile
di fianco al mostro in lavorazione un'altra pignatta per la festa di carnevale organizzata dall'associazione Vispa Teresa
(sullo sfondo si può finalmente scoprire il mio segreto per lo spazio occupato dai pupazzi)

Per una sessione di una partita ad un gioco di ruolo avevo pensato a dei mostri che dovevano avere l'aspetto dei vampiri del film "The priest", perché erano mostri ciechi. Non ho resistito e ho realizzato una testa del mostro da tirare fuori al momento opportuno per spaventare i giocatori!
La testa è venuta bene, ma non ha funzionato... 

Le zanne sono di pasta di sale...

... le ho dimenticate nel microonde per farle asciugare in fretta e si sono bruciate...

... ma mi sono piaciute così tanto che alla fine le ho tenute

Dietro ha il collo cavo in modo da poterci infilare la mano

Dì AAAAA... L'effetto viscido l'ho ottenuto ricoprendo tutto con colla arabica.

Questa un'immagine dell'originale dal film

Un'altra occasione è stata halloween. Avevo ritagliato occhi e bocca a una zucca da portare all'asilo, solo che poi è marcita e non ci sarebbe stata alla festa dell'asilo... 
Non potevo permetterlo!
E così, col miglior cipiglio eroico ho pensato: "Ne farò una che non marcirà mai!"

L'interno è cavo e rivestito di stagnola per permettere l'inserimento di un lumino

Un altro utilizzo interessante è stata una maschera di Batman per carnevale per Leonardo.



Calzava a pennello! Solo che l'ho realizzata due mesi prima del necessario e intanto la testolina del mio bimbo è cresciuta e poi non gli andava più...
Fortunatamente nel frattempo aveva cambiato idea e deciso di travestirsi da Zorro.

Per ultima mostro una testa di lupo parlante che ho realizzato per uno spettacolino per bambini. Il corpo era nascosto tra gli alberi e bastava che la testa sbucasse dalla macchia.

La struttura di base. La mandibola ruota attorno all'ultima cannuccia. Le altre servono a montare la manopola


Palline da ping pong per gli occhi

Somiglia un po' a Lupo Alberto



Ancora pasta di sale per le zanne





Messo ad asciugare


La lingua della fiera

La lingua del suo colore



Ho aggiunto dei triangoli di stoffa asciutta per dargli un aspetto peloso

E dopo la pittura ecco il nostro lupo parlante! Comunque troppo pesante per una lunga performance
Per oggi è tutto qua. Sto valutando di pubblicare qualcosa una volta a settimana. In più cerco di pubblicare su facebook e sul blog foto differenti, per cui date un'occhiata!
Alla prossima!

martedì 24 marzo 2015

Il terzo drago: una svolta tecnica importante

Molto spesso uso i miei lavori anche come banco di prova per qualche novità. In questo caso invece ho avuto la fortuna che un piccolo lavoro mi aiutasse a scoprire una cosa che mi girava per la testa da un po' di tempo: cosa succede alla stoffa se sostituisco la colla di acqua e farina alla colla vinilica?

Per un lavoro ho avuto necessità di preparare una tuba bizzarra (che lavoro eh?). Ho usato la carta stagnola per prendere il calco della mia calotta cranica e, dopo averla rinforzata col nastro per mascherature, ci ho costruito sopra il resto del cappello. Era la prima volta che usavo la colla di acqua e farina ed ero scettico, ma il risultato è stato eccezionale! Molto simile a quello con la vinilica e per certi versi anche migliore.

La tuba della rivelazione! è fatta con la stessa stoffa a fiori del folletto
Il risultato è una maggiore rigidità, ma in lavorazione è meno adesiva e bisogna tenerne conto.

Ad ogni modo dicevo che questa cosa mi ha aperto nuovi orizzonti. Visto che di colla se ne usa sempre davvero tanta, averla sempre pronta di mano e in grandi quantità è una notevole comodità (senza parlare del risparmio economico).

Con la mia nuova tecnica brevettata mi sono lanciato in un nuovo drago. Ed ecco un bel mucchio di foto.


Palle di giornale e nastro carta! L'inizio di tutto

Col fil di ferro ho fatto gli artigli e li ho rivestiti



Queste sono le varie parti ricoperte di cartapesta

L'assemblaggio del corpo

Zanne e artigli in forno. Anche stavolta pasta di sale

le fauci rivestite di stoffa e dipinte. Questi lunghi coni faranno parte delle ali

Un altro esperimento andato a buon fine: rinforzare la struttura delle ali con cartapesta e stoffa e lasciarle asciugare
prima di montarle sul corpo e aggiungere le membrane. Così ho eliminato anche il fil di ferro

La struttura delle ali è a posto e così anche i dettagli della testa



Prima di aggiungere la stoffa che sarà la membrana delle ali ho fissato le estremità perché non calino sotto il peso.
Una volta asciugato tutto sarà rigido e inamovibile

Ed ecco le ali!

(Sono salito in piedi sulla sedia per fare questa!)

Volevo una coda in movimento così ho allungato e fissato anche l'estremità di questa durante l'asciugatura

Le spine sul dorso della schiena



Qui anche tutta la testa è stata rivestita di stoffa



Ho messo dei bastoni per tenere sollevate le ali mentre aggiungevo stoffa sotto. L'acqua della colla può ammorbidire le parti
già asciutte e il peso far scendere di molto tutto quanto (è successo col primo drago)

Le scaglie di questo drago sono quadratini di stoffa piegati a triangolo e piegati ancora in modo da lasciare una lama centrale

Rivestire tutto è stato un lavoro davvero lungo

Qui si vede bene la vela dorsale e le scaglie che asciugano

Pronto per la pittura

Comincio dal corpo con un grigio scuro e dell'azzurro. Le corna nere



Questa foto prima del black washing...


... e questa dopo

Finito!

Ho cercato di tenere conto del tempo impiegato per questo drago. Le scaglie aumentano molto il lavoro e i totale mi ci è voluto tra le 35 e le 40 ore.

Il prossimo drago vorrei farlo su due zampe, in una posizione aggressiva, ma per ora questo è il mio preferito dei tre.

Alla prossima!